Italian Design Center

 Hainan, grazie al recente status di Porto Franco, sta diventando il ponte tra il sud est asiatico Cinese e il resto del mondo, e ha invitato l’Italia come Partner Country per la sua prima Design Week.  La mostra “Window of Italy”, curata da Michele Brunello, di cui DONTSTOP ha disegnato l’allestimento, indaga le innovazioni in atto nei diversi campi del design, riconducibili al “Made in Italy” e il territorio Italiano. Il tema generale della Design Week è “Low Carbon and New Consumptions”, e un focus particolare della mostra ha affrontato il tema alla dimensione mediterranea, che crea un ponte con Hainan, isola con clima e condizioni storico/geografiche accomunabili ad alcune regioni Italiane.

L’Italia, uno dei laboratori delle transizioni possibili (e necessarie) per il futuro, è presentata attraverso il coinvolgimento di partner, progettisti e imprese, progetti di design e di impresa, suddivisi in 5 sezioni tematiche: Design, Fashion, Food, Cities, Education.

Queste sezioni tematiche rappresenteranno alcuni casi studio di realtà che rappresentano le qualità italiane nei diversi campi, e come normalmente accade, il contenuto culturale rafforza tutto il sistema di operazioni commerciali che si affiancano all’evento. L’allestimento è pensato come un percorso a forma di onde, che il visitatore attraversa approfondendo le varie presenze istituzionali, tra cui Regione Marche e Politecnico di Milano, e realtà industriali e commerciali.

ITALIA 110 e lode è una mostra dedicata ai centodieci anni di storia della nazionale italiana di calcio. Ospitata nel sotto tribuna del Primo Anello di S.Siro a Milano,  la mostra raccoglie cimeli e memorabilia della nazionale di calcio, ma al centro di questo racconto c’è il simbolo che rappresenta la squadra e la passione per il calcio: la maglia.   In questo breve viaggio la maglia si tinge di un unico colore, l’azzurro, fino a diventare concetto stesso di rappresentazione nazionale; fino a sintetizzare in un’unica parola l’insieme delle persone, dei cuori e delle gambe per cui spendere le proprie passioni: Gli Azzurri!

L’esposizione testimonia la ricerca e la formazione attualmente in atto nella Accademia d’arte LABA (Libre Académie des Beaux-Arts) di Douala – città capitale economica del Camerun in forte espansione – che mira alla costruzione di un approccio camerunese contemporaneo nel mondo dell’arte visiva, della moda, della grafica e del design.  In occasione della Biennale delle Città di Favara Cultural Park sono stati esposti una selezione di progetti realizzati nell’ambito del programma CamON! tra il 2018 e il 2019 dagli studenti dell’accademia.

La mostra “How do you play” ha raccolto una selezione di 12 oggetti ispirati al tema del gioco, sviluppati dai designer della LABA Accademy di Douala, principale centro urbano del Cameroon. La mostra è stata la tappa finale di un percorso formativo sul design guidato da Dontstop Architettura, all’interno del progetto “CAMon! Pro-muovere arte e cultura: capacity building, impresa sociale ed istruzione in Camerun”, coordinato dalla Associazione COE e sostenuto da AICS – Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, finalizzato alla promozione culturale tramite la creazione di un HUB che integra tradizione ed innovazione tecnologica.

Le Design Week Cinesi si sono sviluppate come dei grandi eventi pubblici di sperimentazione urbana, lontane dal concetto di design legato al “prodotto” o ai “servizi”, ma terreno di sperimentazione di tutte le forme di progetto. La prima sala della mostra racconta gli esiti di queste sperimentazioni in tre città simboliche dove si produce l’innovazione e dove il futuro del design sta ridisegnando le vite di milioni di persone. Nella seconda sala viene approfondito il processo di riqualificazione del quartiere pechinese di Dashilar, situato a sud-ovest di piazza Tian’anmen e che, avviato nel 2011, si caratterizza per un tipo di pianificazione dal basso.

La mostra indaga la relazione tra le città e i loro sistemi paesaggistici legati all’acqua: oggi è necessaria una nuova architettura capace di recuperare le qualità urbane ripartendo dal rapporto tra le città e la propria acqua. La metafora della “postura”, di come il corpo reagisce all’intorno, viene posta in diversi contesti ambientali. La mostra associa le posture degli “uomini d’acqua” (come ad esempio il gondoliere dell’imbarcazione veneziana o di Suzhou) a riflessioni e progetti contemporanei sul rapporto tra spazio, persone ed acqua. La mostra, tramite oggetti simbolici e metafore, aiuta gli spettatori a capire come gli ambienti urbani, in dialogo con l’acqua, sono la risorsa più importante per un

futuro sviluppo sostenibile e di qualità. In Cina si gioca lungo l’infrastruttura blu del Gran Canal, patrimonio dell’UNESCO, che risale ad oltre 2000 anni di storia: 1700 chilometri di canali che connettono le più importanti città della Cina. Oggi come ieri il legame tra Venezia e la Cina passa attraverso l’acqua.

Nella location Centrale della Beijing Design Week, l’Agricultural Exposition Center a Sanlitun, la sala dedicata ai progetti speciali ha ospitato un’installazione realizzata da Dontstop Architettura sul tema lanciato da XPORT e Across Chinese Cities per la prossima Biennale di Architettura: Waterscapes and Urban Design along the Chinese Grand Canal. Una sintesi dei progetti degli ultimi 6 anni e una mappatura delle 36 città che si affacciano sul Grand Canal hanno raccontato ai visitatori le implicazioni urbane, sociali, paesaggistiche e ambientali dei nuovi interventi sull’infrastruttura blu più grande e antica del mondo. L’installazione è stata accompagnata da un seminario al quale hanno partecipato i professionisti e le maggiori istituzioni Cinesi che si occupano del tema.

Le spezie sono reinterpretate come dotate di caratteri eterogenei e multi-sensoriali, in grado di generare nuove esperienze percettive, tattili e visive. Ecco allora che l’architettura che le contiene perde il suo consueto limite figurativo, per diventare luogo di esperienze in continua evoluzione. Un viaggio di conoscenza attraverso “zone esperienziali” che accolgono punti d’assaggio, installazioni, supporti tecnologici ed eventi che raccontano come le differenti culture coltivano, preparano e usano le spezie nella cucina, nella medicina e nei rituali socioculturali.

Across Chinese Cities – Beijing, Evento Collaterale de La Biennale Internazionale di Architettura di Venezia è stato premiato dall’ADI nel 2015 nella sezione Design per la Comunicazione.

DONTSTOP architettura, insieme a un gruppo di architetti e architette, ha costituito un gruppo di lavoro chiamato Archimacao con l’obiettivo di intervenire sull’edificio di Macao, nuovo centro indipendente per le arti, la cultura e la ricerca di Milano.

In linea con la più ampia visione di Macao, che vede la produzione culturale come bene comune, il progetto è stato illustrato in occasione di un dibattito pubblico. Archimacao rinuncia alla dimensione estetica in favore di una dimensione programmatica e processuale. Un progetto incrementale che mira a mettere Macao in condizioni di immaginare e realizzare quanti più usi possibili dello spazio nel tempo.

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