CORTE CERTOSA

Progettare efficacemente un nuovo intervento residenziale a Milano oggi impone una riflessione attenta sulle trasformazioni che stanno, ormai da tempo, investendo la città.
In questo senso il progetto proposto ambisce a definire e mettere a punto un dispositivo “elastico” capace di rispondere alle richieste di oggi e nel contempo di reagire e trasformarsi nel tempo, durante tutto il percorso di sviluppo progettuale, fino alla fase di realizzazione. Un progetto, dunque, che definisce con forza un impianto insediativo chiaro nel quale il parco, al centro del lotto, costituisce il perno che articola  la distribuzione degli edifici residenziali in grado, per loro caratteristiche e modularità, di adattare i propri tagli e la distribuzione in un progressivo percorso di definizione della migliore configurazione possibile.

Corte Certosa è pensato per accogliere una comunità di abitanti dagli stili di vita eterogenei, che trova nella corte centrale del parco il luogo dell’incontro, anche inaspettato, della conoscenza e della collaborazione.

Social Coliving 080 è situato nell’angolo di una xamfrà dell’Eixample a Barcellona, affacciato su Via de Les Cortes Catalanes. Questo progetto vuoledare vita ad un luogo comunitario con spazi differenziati, privati e semiprivati, pubblici e semipubblici: un luogo di comunità e connessione.

L’edificio si articola perimetrando un cortile centrale comunitario, aperto ed inclusivo, attorno al quale si sviluppano le unità abitative distribuite su ballatoi interni.

Gli spazi più intimi delle abitazioni utilizzano diversi filtri, protezioni fisse, mobili o vegetali, per misurare il livello di privacy.  Gli spazi della comunità si creano nei distributivi dell’edificio, con sequenze di spazi intermedi, aree naturali, verande e terrazze comuni.

Lo stile di vita proposto nel progetto è il frutto del dialogo tra la componente locale del Team, CAA Arquitecta, e l’esperienza più endogena, ma mediterranea, di DONTSTOP.   Ad esempio la cucina si trova al centro dell’abitazione, promuovendo l’uguaglianza di genere, come cuore e centro della vita quotidiana, formando un nucleo centrale che è anche lo spazio distibutivo della casa, massimizziando la superficie utile ed eliminando i corridoi.

Bergamo Prossima è un intervento di rigenerazione urbana che disegna un nuovo spazio per la città: un luogo di incontro per i cittadini e di residenza di famiglie, anziani e studenti. La superficie commerciale al piano terra si sviluppa all’interno degli edifici preservati mentre i volumi residenziali e la RSA disegnano due grandi corti Verdi connesse creando un asse urbano e ambientale lungo l’asse nord-sud, che si conclude nei giardini di Via Martiri di Cefalonia attraversando l edificio che ospita lo studentato. L’intervento massimizza il recupero dei volumi esistenti per un SL di 25.000mq, riducendo l’impronta a terra e aumentando gli spazi verdi e di socialità.

Il progetto nasce da alcune riflessioni sul rapporto con in mondo naturale ed il rallentamento della vita che ne consegue. L’architettura si trova sulla copertura del complesso edilizio “City on the Sky”, con altri padiglioni occupa l’ultimo piano generando uno spazio flessibile tra la dimensione artificiale e quella naturale, generando un oasi dove potersi distaccare dalla vita frenetica. Lungo la passerella che attraversa l’intero complesso si trovano il caffè e il ristorante, mentre l’hotel con le sue camere e i servizi si sviluppa in altezza.  Sulla sommità dell’edificio, la lobby, l’accoglienza clienti e gli spazi esterni sono disposti in un edificio flessibile, con un grande giardino immerso in una natura rigogliosa. Inoltre, un vero e proprio bosco ospita moduli sospesi in legno, attrezzati come camere ricettive immerse nel verde, dotate di una vista spettacolare. Un sistema di ponti e passerelle in legno collega tutte le funzioni creando percorsi inaspettati, immersi nel verde al di sopra fi uno skyline mozzafiato.

Il progetto di riqualifica dell’immobile prevede due possibili versioni: una conservativa e una innovativa. Entrambe le proposte hanno come obiettivo quello di cambiare la destinazione d’uso dell’edificio, da direzionale a ricettivo. Nell’opzione conservativa l’edificio pensato come uno studentato, ha 67 camere totali per ospitare 101 ospiti. Nell’opzione innovativa si ottengono 66 alloggi per 75 posti letto.

Il concept progettuale è basato sullo sviluppo di una nuova tipologia abitativa, un appartamento concepito tramite dieci elementi planimetrici aggregabili, che, combinato in modi diversi, genera tre tipologie differenti di edifici: torre, edificio in linea e casa unifamiliare. Gli appartamenti hanno una struttura basata su un modulo aggregato in base ai metri quadrati della tipologia. Quando gli appartamenti vengono aggregati, generano edifici nel rispetto dei seguenti valori: sostenibilità ed eco-compatibilità, massimizzazione della flessibilità dell’illuminazione naturale, economicità, presenza di spazi collettivi.

All’interno del programma d’interventi per la riqualificazione delle strutture del Centro Sportivo Angelo Moratti di Appiano Gentile, prende forma anche il progetto per il nuovo residence riservato ai giocatori e allo staff tecnico di FC Internazionale.

Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo edificio strutturato in due corpi tra loro connessi.

L’intervento consente di liberare gli spazi all’interno degli edifici esistenti per la realizzazione di una serie aree dedicate ai media, agli sponsor e agli ospiti della società.

L’area ex ABB è uno dei tre grandi ambiti di trasformazione attualmente degradati nella città di Lodi. Di questi tre ambiti, l’ex ABB è l’unico ad essere contiguo alla stazione ferroviaria, oltre che il più vicino al centro storico della città, per questi motivi potrebbe divenire una importante nuova centralità, dedicata all’abitare nel verde.

Il Parco dell’Abitare di Lodi sarà dunque un nuovo quartiere in cui sperimentare i più avanzati sistemi legati alla sostenibilità e al basso consumo energetico, oltre che un nuovo organismo urbano.

Il volume pensato per l’edificio Tower presenta 15 piani residenziali, e si fonda su un concept architettonico che prevede la sovrapposizione di una serie di 16 plateau, quasi dei plan libre. La sagoma di ogni singolo piano cambia senza compromettere l’immagine dell’edificio studiato in modo da mantenere una forte relazione con l’ambiente esterno ed il contesto. Questa flessibilità distributiva è resa possibile dalle più avanzate tecnologie di costruzione e da una progettazione integrata in BIM fin dalle prime fasi di sviluppo del progetto.

In continuità con le riflessioni fatte durante la fase di masterplanning, riguardanti il dialogo con il contesto, lo studio dell’edificio denominato Maggiolina Gardens si basa su una strategia che prevede la scomposizione del volume dell’edificio in edifici più piccoli e una successiva sovrapposizione a scacchiera dei volumi.

La volumetria finale del Gardens si basa su un gioco di doppie altezze “percettive” che, sfalsate, minimizzano l’impatto in altezza privilegiando lo sviluppo e la percezione orizzontale. Sono stati studiati diversi tipi di tagli degli appartamenti a seconda delle esigenze, questa flessibilità e la differente profondità delle logge estende la zona living delle e genera giochi di piani e vuoti in facciata.

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