Il progetto XPORT VILLAGE è uno spazio di collegamento tra gli abitanti locali e la rete globale di innovatori e creativi di tutta la Cina e del mondo. La dimensione rurale del villaggio suggerisce uno stile di vita “lento” adatto alla professione creativa contemporanea, ma che sappia dialogare e rimanere in contatto con il ritmo “veloce” della città e dei suoi creatori, operatori, comunicatori, aziende e pubblico internazionale. Gli spazi sono articolati in cortili aperti rivolti verso gli elementi naturali e si sviluppano lungo il corso d’acqua e sul bordo settentrionale del villaggio. Le tre corti aperte sono collegate tra loro da due elementi che creano un segno urbano distintivo: il portico e il sistema degli archivi. Una struttura che mette a disposizione degli innovatori che vivono nella città di XPORT VILLAGE la tradizione e il bagaglio culturale dei saperi locali e globali, e allo stesso tempo è in grado di comunicarli e trasmetterli a livello mondiale.
Bergamo Prossima è un intervento di rigenerazione urbana che disegna un nuovo spazio per la città: un luogo di incontro per i cittadini e di residenza di famiglie, anziani e studenti. La superficie commerciale al piano terra si sviluppa all’interno degli edifici preservati mentre i volumi residenziali e la RSA disegnano due grandi corti Verdi connesse creando un asse urbano e ambientale lungo l’asse nord-sud, che si conclude nei giardini di Via Martiri di Cefalonia attraversando l edificio che ospita lo studentato. L’intervento massimizza il recupero dei volumi esistenti per un SL di 25.000mq, riducendo l’impronta a terra e aumentando gli spazi verdi e di socialità.
CUvART è un centro culturale a Cuneo, progettato sulle rovine di un ex frigorifero militare risalente al XIX secolo. Mentre i paramenti murari perimetrali sono in condizioni sufficientemente buone per essere mantenuti e restaurati, si rende necessaria una nuova copertura declinata con delle falde in aggetto sulla piazza a coprire parte dello spazio pubblico. Una passaggio coperto divide il piano terra in due parti, assicurando la continuità dello spazio pubblico tra la piazza e il giardino interno. Il centro culturale ospita un fab-lab, spazi espositivi, un caffè letterario, e sale polifunzionali, il tutto organizzato secondo un sistema di distribuzione attentamente studiato per consentire alle varie aree di operare in maniera connessa o all’occorrenza indipendente.
Studio di fattibilità che prevede, negli obiettivi, la qualificazione dello Stadio Picco per lo svolgimento del campionato di Serie A, la riorganizzazione delle aree di servizio intorno allo stadio in funzione dell’innalzamento degli standard qualitativi dell’impianto e la ridefinizione del ruolo urbano dello Stadio Picco e le sue relazioni con la città.
I punti principali del progetto consistono nell’abbattimento dell’attuale tribuna con la costruzione di una nuova su due piani in grado di ospitare 5.500 posti senza barriere; la predisposizione di tutti i servizi, gli uffici, sky box; l’implementazione della capienza della curva Piscina ad oltre 3300 posti e la nuova copertura dello Stadio.
Il progetto di riqualifica dell’immobile prevede due possibili versioni: una conservativa e una innovativa. Entrambe le proposte hanno come obiettivo quello di cambiare la destinazione d’uso dell’edificio, da direzionale a ricettivo. Nell’opzione conservativa l’edificio pensato come uno studentato, ha 67 camere totali per ospitare 101 ospiti. Nell’opzione innovativa si ottengono 66 alloggi per 75 posti letto.
L’area ex ABB è uno dei tre grandi ambiti di trasformazione attualmente degradati nella città di Lodi. Di questi tre ambiti, l’ex ABB è l’unico ad essere contiguo alla stazione ferroviaria, oltre che il più vicino al centro storico della città, per questi motivi potrebbe divenire una importante nuova centralità, dedicata all’abitare nel verde.
Il Parco dell’Abitare di Lodi sarà dunque un nuovo quartiere in cui sperimentare i più avanzati sistemi legati alla sostenibilità e al basso consumo energetico, oltre che un nuovo organismo urbano.
Questo manifesto, sviluppato con il Sino European Innovation Institute, nasce dalla necessità di trasformare le innovazioni urbane in ogni diverso campo del sapere in pratica, al fine di creare attività multidisciplinari che possano guidare e ripristinare l’equilibrio nello sviluppo urbano contemporaneo, seguendo le linee guida che si concentrano sia sul benessere sociale e sulle esigenze individuali.
Il vero obiettivo è quello di dare luogo a città creative, in modo da adottare e realizzare i principi riguardanti lo sviluppo sostenibile contenuti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Progettato e realizzato in soli 15 mesi, la ristrutturazione dell’ex Arsenale a La Maddalena in Sardegna, è stata avviata con lo scopo di ospitare il Summit del G8 2009.
DONTSTOP architettura, insieme a un gruppo di architetti e architette, ha costituito un gruppo di lavoro chiamato Archimacao con l’obiettivo di intervenire sull’edificio di Macao, nuovo centro indipendente per le arti, la cultura e la ricerca di Milano.
In linea con la più ampia visione di Macao, che vede la produzione culturale come bene comune, il progetto è stato illustrato in occasione di un dibattito pubblico. Archimacao rinuncia alla dimensione estetica in favore di una dimensione programmatica e processuale. Un progetto incrementale che mira a mettere Macao in condizioni di immaginare e realizzare quanti più usi possibili dello spazio nel tempo.
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